Sh2-155: la Nebulosa Grotta nella Costellazione di Cefeo
Tra le meraviglie del cielo settentrionale, nella costellazione di Cefeo, si trova una delle nebulose a emissione più affascinanti e suggestive: Sh2-155, meglio conosciuta come Nebulosa Grotta. Il suo nome deriva dalla forma caratteristica dei filamenti di gas e polveri, che sembrano disegnare l’imbocco di una grotta cosmica, evocativa e misteriosa.
Oltre alla sua bellezza, Sh2-155 è anche un vero e proprio laboratorio di formazione stellare, dove giovani stelle modellano il gas circostante creando strutture complesse e affascinanti.

Sh2-155 si trova a circa 2.400 anni luce dalla Terra, al confine tra le costellazioni di Cefeo e Cassiopea, e fa parte di una vasta regione di formazione stellare collegata alla nube molecolare Cepheus OB3.
A occhio nudo o con piccoli strumenti non è visibile, ma con telescopi di media-grande apertura e cieli molto scuri è possibile distinguere la forma sinuosa della nebulosa e le zone più luminose. In fotografia astronomica a lunga esposizione, emergono filamenti intricati e la famosa “apertura della grotta”, rendendo la Nebulosa Grotta immediatamente riconoscibile.
Caratteristiche principali
Sh2-155 è una nebulosa a emissione, dove il gas ionizzato emette luce propria grazie all’energia ultravioletta delle stelle giovani e massicce. Le sue caratteristiche principali includono una forma evocativa, che ricorda l’imbocco di una grotta cosmica, filamenti di gas e polveri, che creano un effetto tridimensionale e contrasti luminosi, regioni HII attive, dove nascono nuove stelle che modellano il gas circostante con venti stellari e radiazione e colori tipici nelle fotografie a banda larga, ossia rosso intenso dell’idrogeno ionizzato (Hα) e blu-verde dell’ossigeno ionizzato (OIII), anche se in questo caso si è preferita una composizione in Hubble Palette.
Un laboratorio di formazione stellare
La Nebulosa Grotta è un perfetto esempio di regione HII attiva, dove le giovani stelle ionizzano il gas circostante, creando bolle e cavità e stimolando la nascita di nuove stelle nelle zone più dense.
La sua morfologia unica non è casuale: i venti stellari e la pressione del gas scolpiscono i filamenti, dando origine alla caratteristica apertura che le ha valso il nome di “grotta”. Osservarla significa quindi vedere in azione processi di feedback stellare e dinamiche complesse di formazione stellare.
Per l’astrofotografo
Sh2-155 è un soggetto ideale per la fotografia astronomica: la forma della grotta diventa un punto focale naturale; l’uso di filtri a banda stretta (Hα, OIII, SII) permette di separare i colori e far risaltare i dettagli dei filamenti; esposizioni lunghe rivelano cavità, zone dense di polvere e strutture tridimensionali, rendendo la nebulosa unica e suggestiva.
Conclusione
La Nebulosa Grotta (Sh2-155) è molto più di un semplice oggetto celeste: è un piccolo laboratorio naturale dove le giovani stelle modellano il gas circostante, creando figure complesse e affascinanti. Tra i filamenti luminosi e le cavità scure, Sh2-155 ci ricorda che il cielo non è mai statico: è vivo, dinamico e pronto a stupire con forme sorprendenti, anche nelle regioni più studiate della Via Lattea settentrionale.


